LECCE - Convocata per questa mattina presso Palazzo dei Celestini a Lecce, sede della Provincia, l’Assemblea dei Sindaci per discutere dell’emergenza Xylella. Di seguito riportiamo la nota del Sindaco Giuseppe Taurino.

“Dispiace che quest’oggi il grande assente sia il Governo. Ci siamo tutti tranne i rappresentati dell’esecutivo nazionale. L’emergenza Salento ci obbliga a riprendere il dialogo dalla base, con iniziative promosse d’Assemblea dei Sindaci, quale rappresentante diretta dei territori. Noi Sindaci abbiamo responsabilità amministrative e abbiamo l’obbligo di porci in una posizione di confronto serrato sui temi che affliggono il nostro territorio con gli interlocutori del governo nazionale e regionale, affinché le nostre proposte non siano ignorate. Le istituzioni devono riprendere a ragionare sui temi che più ci riguardano da vicino, portando sui tavoli dei ministeri la questione della “vertenza Salento”. Dobbiamo ripartire dall’impegno che l’allora ministro De Vincenti aveva assunto e dagli argomenti di fondo posti all’attenzione dai rappresentanti locali, per dare un segnale chiaro e una risposte certe ai cittadini. Abbiamo il dovere di compiere tutti gli sforzi necessari per non lasciare alle future generazioni una terra devastata, senza almeno aver provato a migliorarla, senza aver costruito una prospettiva di governo e senza aver dato risposte efficaci alle emergenze. Sabato ho aderito a tutte e due le manifestazioni organizzate a sostegno dei nostri agricoltori e olivicoltori, anche se ritengo che in una situazione delicata come la nostra sarebbe stato molto più opportuno avere un corteo unitario, perché la piattaforma di rivendicazione, le ragioni di questa battaglia e il dolore che le accompagna sono condivise e comuni a tutto il mondo agricolo. Fa rabbia pensare che si sarebbe potuto fare tanto e meglio se solo si fossero rispettati i tempi e qualcuno non avesse gridato al complotto che ha portato ad una volontà di sabotare ogni iniziativa, dell’allora struttura commissariale coordinata dal Generale Silletti, sulla base di un piano strategico per la lotta al batterio. Non si è creduto nella scienza, nella capacità delle istituzioni di dare una risposta immediata e nell’ordinanza di protezione di civile e di nomina di un commissario con poteri speciali firmata dal Governo Renzi. Oggi siamo di fronte ad uno scenario lunare, con paesaggio completamente desertificati e ulivi millenari che conoscono ala fine della loro storia grazie alla insipienza e alla incapacità di guardare la realtà con gli occhi della verità. Adesso bisogna ricostruire e dare una risposta unitaria, non un decreto di pannicelli caldi come quello dell’attuale governo. Serve una vera e propria azione di mobilitazione che accompagni la vertenza Salento, e questo spetta alle istituzioni per evitare che il paesaggio agricolo, gli agricoltori e l’intero territorio sia condannato alla devastazione. Non aver saputo custodire la nostra terra e le sue bellezze naturali potrebbe essere un danno irreparabile che metterà noi di fronte alle nuove generazioni con responsabilità pesanti. Erano frasi che dicevo quando in solitudine o comunque con poche personalità difendevo l’idea di un intervento immediato da parte delle istituzioni e della scienza. Oggi chi ci contestava è sparito dalla scena e raccoglie le macerie della sua strategia.”